ANORESSIA
La caratteristica principale di questo disturbo è il rifiuto del cibo. Ciò che contraddistingue la persona anoressica è il terrore di ingrassare e la necessità ossessiva di controllare l’alimentazione nel tentativo disperato di non mettere peso.
Nei soggetti con sintomi di anoressia nervosa il peso e la forma fisica influenzano i livelli di autostima per cui il dimagrimento viene ritenuto una conquista e un segno di disciplina mentre l’aumento di peso viene vissuto come una inaccettabile perdita di controllo.
Per evitare di mettere peso vengono messi in atto una serie di comportamenti:
• Seguire una dieta ferrea
• Fare esercizio fisico in modo eccessivo
• Indursi il vomito
Secondo una visione psicodinamica il disturbo rappresenta l’espressione sintomatica di un conflitto interno. Il corpo diventa il teatro dove si mettono in scena dinamiche interne profonde. Il corpo racconta qualcosa che la mente non può pensare. L’attacco alla fame (l’anoressica ha appetito ma lo contrasta fortemente) dà una sensazione di controllo e indipendenza talmente esaltanti che impedisce alla persona anoressica persino di vedere che è diventata pelle e ossa.
La gravità di questa patologia è rappresentata dal fatto che è una patologia delle mente ma con forti ripercussioni sul corpo. Per questo motivo la tempestività dell’intervento è fondamentale.
La psicoterapia psicodinamica consiste nello sviluppo di un’alleanza terapeutica che permetta il crearsi di uno spazio di riflessione sulle cause e sui significati inconsci delle proprie rappresentazioni. Le strategie per sviluppare l’alleanza e superare le barriere si basano sul confronto e sull’interpretazione.